Il settore della Contact logistics negli ultimi anni è cresciuto in termini di fatturato e operatori specializzati, trainato dall’espansione dei volumi e della domanda e, negli anni scorsi, anche da una congiuntura economica positiva, che più di recente e in prospettiva è da riconsiderare alla prova dei fatti.

Il fatturato del settore per diversi anni di fila ha continuato a lievitare, anche se poco a poco, senza grandi scatti in avanti: un incremento contenuto ma costante nel corso del 2014 e del 2015, poi nel 2016 il giro d’affari complessivo della logistica conto terzi era ammontato a 78,7 miliardi di euro, pari a un +1,7% rispetto all’anno prima, per poi arrivare a quota 80,7 miliardi nel 2017, per un altro incremento del + 1,3% in dodici mesi. Una crescita nel tempo collegata non solo all’aumento del traffico merci, ma anche al buon andamento delle esportazioni, e allo sviluppo dell’eCommerce sia B2B che B2C.

La ripartizione del fatturato per tipologia di operatore è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi tempi: al primo posto la categoria Autotrasportatori (che rappresentano il 32% del totale), seguita da Spedizionieri (18%), Operatori logistici (12%) e Gestori di magazzino (10%), sempre secondo i dati dell’ Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.

Le categorie che nel 2016, secondo gli ultimi dati disponibili, hanno fatto registrare un incremento maggiore del fatturato sono Corrieri (+5%) e Operatori logistici (+4%): per i preimi, la crescita è trainata principalmente dalle aziende con un forte Network nazionale e dai piccoli corrieri locali, anche per la sempre maggiore rilevanza dell’eCommerce B2c e la diffusione di servizi specifici a valore aggiunto, come l’installazione del prodotto acquistato, e il ritiro dell’usato.

Tra gli Operatori logistici sono invece le imprese medio-grandi a tirare la crescita. E, mentre i Corrieri confermano il Trend positivo degli ultimi anni, gli Spedizionieri registrano in media una lieve contrazione del fatturato (-2%), legata innanzitutto alla riduzione dei noli navali e aerei.

Le aziende che operano nella logistica conto terzi in Italia sono oltre 97mila, con un aumento del numero di operatori specializzati di 2mila unità (+2,2%) nel 2016 rispetto all’anno precedente. Un andamento positivo guidato innanzitutto da un’inversione di tendenza nel mondo dell’Autotrasporto, e in particolare degli Autotrasportatori organizzati in società non di capitali (con 1800 aziende in più), anche per un il buon andamento dei volumi di merci da far viaggiare su

strada. E con una crescita significativa della categoria Corrieri e Corrieri espresso (+11,6%), soprattutto per aziende di piccole dimensioni con forte specializzazione geografica, e gestori di magazzino (+3,4%), anche qui in controtendenza rispetto alla flessione degli anni precedenti.

«È il quadro di un settore in movimento, e che ha impulso anche dalle Startup specializzate, dall’ingresso nel comparto di soluzioni 4.0, e dalla crescente attenzione delle imprese per la Customer experience», rimarca Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics.

Per evitare che l’innovazione si riduca all’investimento in nuove macchine e software, però, occorre sviluppare una visione chiara del processo logistico, rafforzare la collaborazione tra gli attori della filiera, e allargare il livello di competenze degli operatori.